Ecco una piccola guida da seguire per migliorare le prestazioni nello studio, magari in vista di un esame importante o nella attività quotidiana di studente
Consulta questi consigli e siamo certi che otterrai dei veri benefici.
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Stabilisci degli obiettivi
Il primo passo da intraprendere in qualsiasi cosa si faccia è fissare degli obiettivi. Si tratta di una questione fondamentale in quanto permette di pianificare e stimare il tempo di cui si necessita per studiare quel determinato libro o superare quel determinato esame.
Questi obiettivi dovranno essere di tipo S.M.A.R.T. cioè:
- Specific (specifici);
- Measurable (misurabili);
- Attainable (raggiungibili);
- Relevant (rilevanti);
- Time based (fissati nel tempo).
In poche parole, gli obiettivi da fissare devono essere chiari e quantificabili.
Per questo non ha senso porsi come obiettivo semplicemente quello di dare un esame. Ciò non significa nulla.
Un obiettivo smart sarà invece formulato nel seguente modo: “Voglio passare l’esame il cui appello è previsto il 22 febbraio con un voto non inferiore al 28″.
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Organizza le attività da svolgere
Un altro consiglio molto importante su come aumentare la concentrazione nello studio è quello di dare una priorità alle varie attività da fare.
Queste possono essere suddivise secondo uno strumento molto utile chiamato “matrice di Eisenhower”, che le inserisce in quattro categorie diverse.
– Urgenti/Importanti (Q1): mansioni che richiedono un’attenzione immediata e che contribuiscono alla realizzazione dei propri obiettivi. Sono quindi le attività da svolgere immediatamente.
– Non Urgenti/Importanti (Q2): in questa categoria rientrano le attività che contribuiscono a realizzare la mission di ognuno, ma che non sono urgenti. Sono le attività ad esempio da fare giorno per giorno per preparare un determinato esame.
– Urgenti/Non Importanti (Q3): in questa categoria ci sono le azioni che richiedono un’immediata attenzione, ma che non sono importanti. In alcuni casi è consigliabile delegare queste attività ad altri.
– Non Urgenti/Non importanti (Q4): sono attività da non considerare e da minimizzare in quanto fonte di perdita di tempo.
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Scopri un metodo di studio adeguato
Trovare un appropriato metodo di studio permette di portare la propria efficienza al livello successivo.
L’unico consiglio che è possibile fornire riguarda lo sperimentare.
Trovare il metodo di studio più adatto alle proprie esigenze richiede tempo e non è una questione che si risolve dall’oggi al domani. Perciò, suggeriamo semplicemente di provare metodi differenti e scoprire quello che meglio funziona per sé stessi.
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Scegli il giusto ambiente
Per concentrarsi in maniera migliore è fondamentale anche l’ambiente in cui si studia.
Minimizzare le distrazioni significa che in un buon ambiente di studio debba regnare il silenzio e che ci debbano essere poche persone. Meglio se si è da soli.
In molti casi questo non è nemmeno possibile nelle biblioteche delle università, che risultano luoghi più adatti a socializzare che a studiare.
Ognuno deve scovare il proprio luogo zen che, qualora lo si desideri, consenta di isolarsi dagli altri per trarne beneficio.
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La tecnica del pomodoro
La tecnica del pomodoro è una delle tecniche più conosciute per aumentare la concentrazione nello studio.
Questa prende il suo nome da quei timer a forma di pomodoro utilizzati in cucina e la sua invenzione si deve nella seconda metà degli anni ’80 a Francesco Cirillo, sviluppatore software e imprenditore digitale di origine italiana.
La tecnica del pomodoro è composta da 5 semplici fasi.
- Scegliere l’attività da fare.
- Impostare il timer a 25 minuti.
- Concentrarsi sulla tua attività per questo lasso di tempo evitando qualsiasi tipo di distrazione e di controllare il timer.
- Scaduti i 25 minuti è necessario interrompere qualsiasi cosa si stia facendo e concedersi una pausa di 5 minuti. È questo il momento adatto, ad esempio, per fare stretching, andare in bagno o riempire il bicchiere di acqua.
- Dopo 4 cicli si consiglia di fare una pausa più lunga di circa 15-30 minuti.
La tecnica del pomodoro è fondamentale per concentrarsi, in quanto durante il lasso dei 25 minuti la concentrazione raggiungerà i massimi livelli, giovando di tutti i benefici che derivano dal monotasking.
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Mantieni costante l’idratazione e la respirazione
Infine, per mantenere la concentrazione nello studio è basilare che i livelli di idratazione e ossigenazione siano costanti.
Perciò è buona pratica dotarsi di un qualsiasi contenitore per liquidi, possa essere questo una bottiglia, un bicchiere o uno shaker, in base a ciò che si preferisce.
Per l’ossigenazione, invece, è importante mantenere il respiro costante, in maniera da garantire un adeguato apporto di ossigeno al cervello.
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