Le regole per insegnare nella scuola dell’infanzia sono disciplinate dalla delega della Buona Scuola con la quale è stato introdotto il sistema integrato per i bambini di età compresa tra i 0 e i 6 anni.
Con questa delega è stata ribadita l’importanza di avere un personale altamente qualificato che supporti i bambini nella fase più delicata della loro crescita. È per questo che sia per chi vuole insegnare alla scuola dell’infanzia, sia per chi vuole lavorare negli asili nido è stato introdotto l’obbligo della laurea.
Inoltre, è stata riconosciuta la differenza che c’è tra il ruolo svolto tra chi lavora alle materne e chi invece è impiegato nei nidi; vi sono delle differenze sul percorso da seguire ed è per questo che a seconda dell’età dei bambini con cui si intende lavorare bisogna prendere una laurea differente.
Difatti, mentre chi lavora nella scuola dell’infanzia è un vero e proprio insegnante, per gli asili nido si parla di educatore socio-pedagogico. Per lavorare nei nidi sia pubblici che privati è necessaria la laurea triennale nella classe L-19 (Scienze dell’Educazione), unico titolo con il quale si diventa educatori socio-pedagogici.
Per la scuola dell’infanzia invece è richiesta la laurea quinquennale in Scienze della Formazione.
Prima del 2002
Una volta per insegnare nella scuola materna o negli asili nido non era richiesto alcun titolo particolare. Era sufficiente avere una certa predisposizione per i bambini e si poteva essere assunti. Con il passare degli anni, però, il percorso è diventato più complicato con l’introduzione delle graduatorie, delle lauree brevi, dei corsi privati e delle nuove normative. La delega però non è retroattiva quindi permette di insegnare nelle scuole materne a tutti i diplomati alle Scuole Magistrali entro il 2001-2002. Per chi ha conseguito il diploma dopo questa data, invece, è necessario iscriversi ad un corso di laurea in Scienze della Formazione.La laurea in Scienze della Formazione
Come già anticipato la delega sopracitata che riforma la scuola d’infanzia mantiene l’obbligo della laurea quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria per chi vuole diventare insegnante d’asilo. Accedere non è facile in quanto in ogni ateneo è necessario superare dei test di ingresso con domande su argomenti come: logica, italiano, geografia, storia, pedagogia, chimica, fisica, matematica e cultura generale. Una volta superato il test è possibile immatricolarsi e far partire il proprio percorso di studi che durerà ben 5 anni nei quali si dovranno superare vari esami (tra cui psicologia, pedagogia e letteratura italiana) e frequentare dei corsi mirati all’acquisizione di competenze specifiche – come ad esempio le tecniche di animazione – utili in questo ambito professionale. A ciò si aggiunge la frequenza di un tirocinio obbligatorio, durante il quale ci si farà un’idea del lavoro da affrontare una volta laureati.Dopo la laurea
Una volta acquisito il titolo di studio richiesto è possibile cominciare a cercare un lavoro come insegnanti della scuola d’infanzia. Lavorare negli asili pubblici è piuttosto difficile: i concorsi pubblici per la selezione del personale di ruolo infatti vengono banditi solo con cadenza triennale, l’ultimo si è tenuto proprio in quest’anno corrente 2019. Per candidarsi per una supplenza invece si hanno due possibilità:- iscriversi alla II fascia delle Graduatorie d’Istituto(con l’obbligo di aspettare il prossimo aggiornamento);
- inviare una domanda di messa a disposizione alle scuole.