Al giorno d’oggi, una delle armi più pericolose utilizzate dagli hacker sono i keylogger, ovvero dei sistemi in grado di leggere e rubare qualsiasi cosa venga digitata sulla tastiera. Infatti, questi spesso non lasciano traccia e le vittime non si accorgono nemmeno che sui propri computer, nascosti da qualche parte, ci sono dei keylogger in azione.
Vediamo nello specifico cosa sono e come comportarsi in caso di minaccia.
Le caratteristiche
Generalmente un keylogger è un programma malevolo, che si intrufola sulle macchine degli utenti anche attraverso dei software che gli antivirus credono siano legittimi e che, come un semplice trojan horse, una volta installato, si impossessa dei dati dei malcapitati. In casi rari, il keylogger può essere anche un elemento hardware inserito manualmente sui computer e usato per tenere sotto controllo l’utilizzo che i dipendenti fanno dei computer in azienda. Queste minacce sono subdole perché permettono agli hacker di registrare ogni lettera, carattere e simbolo introdotto dall’utente sulla tastiera e, come la maggior parte dei malware, questi virus inviano le informazioni raccolte in un server.Perché sono pericolosi
I keylogger non ritengono importante che un utente sia online o offline, ma acquisiscono a prescindere qualunque tipo di informazione. Alcuni keylogger, però, sono anche più “intelligenti“ e in grado di filtrare i dati digitati dagli utenti, in modo tale da rubare i più importanti come quelli relativi alle credenziali di accesso degli account e-mail oppure quelli bancari. Un virus appartenente a questa ingloriosa famiglia ha due modi per consegnare i dati trafugati: il primo, come visto, è quello di inviare il bottino a un server; l’altro, è invece meno utilizzato, poiché richiede un accesso fisico al computer.Da dove provengono e come riconoscerli
Come anticipato, i keylogger vengono installati sul computer senza che l’utente possa accorgersene. I modi più comuni prevedono il ricorso al phishing, al social engineering, all’abbinamento del keylogger con altri software, al download sui siti di file sharing o all’installazione quando si apre un allegato di una mail. Il rilevamento dei keylogger è difficile, dato che sono stati ideati per restare nascosti. Tuttavia, vi sono alcuni segnali da tenere d’occhio come: una navigazione web più lenta del solito, il blocco del mouse, digitazioni a comparsa tardiva sullo schermo oppure la visualizzazione di messaggi di errore durante il caricamento di immagini o di pagine web.Come proteggersi
Anche se è possibile cercare di individuare e rimuovere manualmente i software nascosti, sepolti nelle varie directory, tale procedura richiederebbe molto tempo e risulta spesso inefficiente. Pertanto, il modo migliore per sbarazzarsi dei keylogger consiste nell’utilizzare software specifici, come quelli inclusi in un valido antivirus e in una buona suite di protezione internet, in modo da analizzare il sistema alla ricerca di software dannosi da eliminare. Per prevenire il loro utilizzo e anticipare questi rischi informatici è consigliabile:- non fidarsi di alcun file scaricato da fonti sconosciute;
- utilizzare una tastiera virtuale;
- passare a una tastiera dal layout alternativo.