Il decreto-legge n° 105 del 21 settembre 2019 è stato approvato dalla Camera dei Deputati, con effetto sulle “Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica e di disciplina dei poteri speciali nei settori di rilevanza strategica”.
Questo provvedimento segna un deciso cambiamento nella gestione della sicurezza informatica a livello governativo e individua una serie di soggetti (enti pubblici, ma anche privati che svolgono attività rilevanti per la sicurezza nazionale) che dovranno sottostare a una serie di vincoli e controlli che se non rispettati saranno largamente sanzionati.
I cambiamenti
Le trasformazioni più evidenti apportate da questo decreto-legge riguardano in primis il passaggio delle competenze di verifica e controllo dall’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tuttavia, il contenuto pratico della normativa è ancora tutto da verificare in quanto il cosiddetto “perimetro” verrà infatti individuato con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri entro i prossimi quattro mesi. Tra massimo dieci mesi, invece, verrà promulgato il regolamento contenente gli elementi di merito riguardanti i seguenti livelli di sicurezza.- Politiche di sicurezza, struttura organizzativa e gestione del rischio.
- Mitigazione e gestione degli incidenti e della loro prevenzione, anche attraverso la sostituzione di apparati o prodotti che risultino gravemente inadeguati sul piano della sicurezza.
- Protezione fisica e logica dei dati.
- Integrità delle reti e dei sistemi informativi.
- Gestione operativa, ivi compresa la continuità del servizio.
- Monitoraggio, test e controllo.
- Formazione e consapevolezza.
- Affidamento di forniture di beni, sistemi e servizi di Information and Communication Technology (ICT), anche mediante definizione di caratteristiche e requisiti di tipo generale.