Musa Formazione

L’apertura delle scuole sarà rinviata ulteriormente?

PUBBLICATO IL: 13/06/2020   DA: Musa Formazione
Le indiscrezioni sulle linee guida del Ministero dell’Istruzione sulla riapertura delle scuole in sicurezza e in presenza continuano e nel frattempo persiste il rischio che il suono della prima campanella possa slittare. Questo soprattutto perché a settembre incombe l”Election Day” che potrebbe essere il giorno 20. In merito alla ripresa delle lezioni, la decisione spetta alle Regioni. Per questo è previsto un incontro tra il Ministero dell’Istruzione e le Regioni per definire il calendario, intanto, però, si sta scatenando una battaglia politica sulla data delle elezioni. Difatti i governatori delle Regioni Veneto e Liguria, Luca Zaia e Giovanni Toti vorrebbero addirittura votare a luglio, sottolineando come votare il 20 settembre significherebbe caos, visto che non si potrebbero riaprire le scuole fino alla fine del mese. In caso di elezioni il 20 le scuole dovrebbero restare chiuse per circa una settimana: considerando le misure di sicurezza da rispettare rigidamente, si rischia di chiudere il giovedì per riaprire non prima del 23. Senza contare che, poi, per il secondo turno delle amministrative ai primi di ottobre si andrebbe incontro ad una nuova chiusura.

In attesa di decisioni definitive

Il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Giuseppe De Cristofaro, ha sottolineato come sia poco sensato aprire le scuole per poi richiuderle subito dopo. A questo proposito, la ministra Azzolina è dovuta intervenire un comunicato ufficiale pubblicato sul sito del Miur che ha cercato di stemperare i toni, affermando che: “Non è ancora stata presa una decisione definitiva. Le ipotesi in circolazione sono, quindi, infondate e premature”. I calendari scolastici, di solito, vengono pubblicati a fine giugno ma la scuola si appresta ad affrontare un anno scolastico completamente diverso, una situazione mai verificata nella sua storia.

Il piano della ministra Azzolina

La stessa Azzolina, nei mesi scorsi, ha tentato di anticipare l’avvio dell’anno scolastico ai primi di settembre, finendo, però, per scontrarsi con gli assessori regionali contrari a questa ipotesi considerando la stagione difficilissima che si appresta ad affrontare il turismo dopo l’epidemia da Coronavirus. Considerando poi le graduatorie provinciali, l’alto numero di supplenze e la novità della “chiamata veloce” servirà del tempo. La ministra, per il momento, vorrebbe comunque provare a cominciare le lezioni di recupero dal 1° settembre: si tratterebbe di richiamare in classe per un paio di settimane solamente gli studenti che devono rimediare insufficienze o devono, comunque, recuperare. D’altro canto, i genitori parlano ormai di accanimento nei loro confronti. Il comitato “Priorità alla scuola” ha chiesto che si voti tra ottobre e novembre, annunciando una nuova mobilitazione nelle piazze per il 25 giugno, per riaprire la scuola a settembre in sicurezza e in presenza. Allo stesso tempo, la coordinatrice della commissione istruzione per la Conferenza delle Regioni, Cristina Grieco, ha evidenziato come il posticipo dell’avvio delle lezioni significherebbe che la scuola viene dopo tutto il resto, costituendo un disagio enorme per le famiglie. Tutto questo risulta un vero problema da risolvere insieme alle decisioni sulle linee guida per la ripartenza in sicurezza, nel più breve tempo possibile. Ci auguriamo che tutto si sistemi al più presto per ritornare alla normalità anche dal punto di vista scolastico e garantire maggiore serenità alle famiglie italiane. Continua a seguire il blog per altri articoli sulla scuola e scopri il percorso di acquisizione dei 24 CFU targato Musa Formazione. Alla prossima!
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