Quali lavori si possono fare con la laurea in Scienze della comunicazione? Quali sono gli sbocchi occupazionali di questo tipo di studi? In che direzione vanno le opportunità lavorative da cogliere con il titolo in tasca?
In questo articolo proveremo a dare qualche risposta in merito, offrendo qualche suggerimento a coloro che vogliano cercare una collocazione sul mercato del lavoro grazie alla loro laurea in Comunicazione e a coloro che ancora devono decidere quale percorso universitario intraprendere.
Le statistiche di occupazione
La laurea in Scienze della Comunicazione consente molteplici sbocchi professionali. Permette, infatti, di lavorare nel mondo della stampa, del digital, dell’organizzazione di eventi e così via. Inoltre, è un’ottima base per poter diventare giornalista e iscriversi all’annesso Albo. Anche in questo caso, tutto dipende principalmente dalle vostre aspirazioni e soprattutto dalla sede dove decidete di frequentare questo corso di laurea.
A tal proposito, i dati emersi dall’ultima indagine Almalaurea del 2019 sulle condizioni occupazionali dei laureati magistrali parlano chiaro.
Questo è ciò che avviene nelle singole classi di laurea magistrale in comunicazione a 1 anno dal conseguimento del titolo:
- Informazione e Sistemi Editoriali: lavora il 59,3% dei laureati, con una retribuzione mensile netta pari, in media, a 1.022 euro;
- Teorie della Comunicazione: lavora il 59,1% dei laureati, con una retribuzione di 1.054 euro;
- Scienze della Comunicazione Pubblica, d’Impresa e Pubblicità: lavora il 63,6% dei laureati, con una retribuzione di 1.210 euro;
- Tecniche e Metodi per la Società dell’Informazione: lavora il 82,4% dei laureati, con una retribuzione di 1.433 euro;
- Teorie e Metodologie dell’E-Learning e della Media Education: lavora il 50% dei laureati, con una retribuzione di 1.251 euro.
Numeri che dimostrano quando questo tipo di laurea sia particolarmente efficace dal punto di vista della ricerca del lavoro.
Se poi andiamo a vedere i dati a 3 anni dalla laurea, la situazione è la seguente:
- Informazione e Sistemi Editoriali: lavora il 77,6% dei laureati, con una retribuzione di 1.186 euro;
- Teorie della Comunicazione: lavora il 78,0% dei laureati, con una retribuzione di 1.285 euro;
- Scienze della Comunicazione Pubblica, d’Impresa e Pubblicità: lavora l’83,0% dei laureati, con una retribuzione pari a 1.353 euro;
- Tecniche e Metodi per la Società dell’Informazione: lavora l’100% dei laureati con una retribuzione pari a 1.563 euro;
- Teorie e Metodologie dell’E-Learning e della Media Education: lavora l’80% dei laureati con che lavorano, con una retribuzione pari a 1.353 euro.
Per tutti gli altri corsi di laurea invece, coloro che lavorano dopo 3 anni dalla laurea magistrale sono il 77,9% con una retribuzione di 1.381 euro al mese.
Sono questi numeri occupazionali davvero importanti che dimostrano quanto la laurea in Scienze della Comunicazione e i relativi corsi di laurea magistrale costituiscano davvero un’ottima scelta per gli studenti che devono iscriversi all’università e per chi è già laureato.
Va comunque ricordato che le professioni che si possono svolgere con questi tipi di laurea triennale e magistrale non sono generalmente regolamentate dal punto di vista legale. Pertanto, l’adeguatezza di un profilo piuttosto che di un altro per i laureati in Comunicazione dipende in larga parte dalle competenze e dalle conoscenze acquisite durante i diversi percorsi di studio.
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Alla prossima!