Capita spesso che agli addetti ai lavori del settore e-learning ma anche ai fruitori dei corsi online venga posta una domanda ricorrente: “I video migliorano veramente l’apprendimento?”.
La nostra epoca e soprattutto i nostri occhi sono bersagliati costantemente da innumerevoli contenuti visuali: dai video alle infografiche, dalle foto dei social network ai cartelloni pubblicitari. Ma siamo sicuri di comprendere e ricordare a pieno tutto ciò che vediamo?
In generale è credenza comune che le immagini ci restino più impresse e infatti la stragrande maggioranza della popolazione afferma di possedere una memoria principalmente visiva. Tendenza che è stata anche confermata da un recente studio del 2014 sottoscritto da più di 500 professionisti dell’educazione. Perciò è realmente così?
Da un punto di visto specifico dell’e-learning numerosi esperti hanno risposto in maniera diversa alla domanda iniziale, lontani dallo sminuire l’importanza delle esperienze visuali nei processi di apprendimento, riducendo, tuttavia, i toni entusiastici di altre personalità di spicco.
Difatti, questi strumenti visivi risultano indubbiamente utili ma da soli non sono affatto sufficienti. Durante i corsi online i video sono considerati degli strumenti pratici per permettere di ricordare alcuni dati, ad esempio delle procedure, ma non hanno lo stesso effetto su altri elementi, come numeri e concetti astratti.
Se da una parte le esperienze visuali sembrano più interessanti e risvegliano l’attenzione degli studenti, è altrettanto vero che lo studio si basa anche su altri tipi di supporti formativi (ad esempio, può essere utile proporre la trascrizione dei video) e anche sullo svolgimento di esercizi e compiti di vario genere.
Questa non è l’unica evidenza a cui prestare attenzione quando si decide di inserire dei video in un corso e-learning. Infatti, per ottenere l’effetto sperato i contenuti visuali devono rispettare anche delle specifiche caratteristiche o rischiano di rendere vano il processo di apprendimento e l’interesse degli studenti.
- I video devono essere moderatamente corti: come è noto, dopo circa 6 minuti l’attenzione inizia a calare. Perciò può essere utile suddividere i video in diverse parti per evitare di far diminuire la concentrazione degli studenti.
- L’entusiasmo stimola lo studio: è bene preferire un video rapido, motivante ed entusiasmante rispetto ad uno più lento, che non trasmette passione agli spettatori.
- Meglio video informali e personali: non c’è bisogno di creare contenuti visuali altamente professionali. Un video informale, spesso, riesce ad avere maggiore coinvolgimento.