Navigando nel web, leggendo libri e giornali, guardando film e serie televisive “Cyber” si incontrano termini come “Deep Web” o “Dark Web”.
Ma cosa significano esattamente? Possono essere usati come sinonimi?
Il Web
Iniziamo dalla superficie, dal web “in chiaro” detto anche “Surface Web”. Questo livello comprende tutti i siti, i contenuti e in generale gli indirizzi indicizzati dai maggiori motori di ricerca come Google e Bing. Questa parte del web è facilmente esplorabile e accessibile e fa parte del quotidiano della maggior parte dei navigatori della rete. Tuttavia, è solo la punta dell’iceberg, considerando che meno del 5% dei contenuti online è indicizzato.Il Deep Web
Scendiamo al livello successivo: nel “Deep Web” (o “Invisible Web”). In antitesi alla definizione precedente si può dire che in questo livello ci sono i contenuti che non possono essere trovati attraverso i comuni motori di ricerca ma ai quali si può accedere tramite un normale browser se si conosce l’indirizzo. Quali sono questi contenuti? Si va dai papers accademici e scientifici ai documenti legali, dalle cartelle mediche alle risorse contenute in database governativi o nei repository di aziende private. Tuttavia, il traffico del Deep Web è formato essenzialmente da bit che veicolano tra l’altro:- queries (interrogazioni) dai database;
- operazioni di iscrizione/login e in generale transazioni protette da password;
- pagine accessibili a pagamento;
- pagine non linkate da nessun’altra pagina;
- tecnologie come quella CAPTCHA.