In questo articolo ci dedichiamo a quelli che sono due ambiti specifici dell’ampio settore della formazione: l’apprendimento misto e quello ibrido.
Questi sono due elementi che molto spesso vengono scambiati tra di loro quando, in realtà, si tratta di due approcci alla formazione che si muovono su due livelli diversi.
Mentre il Blended Learning (o apprendimento misto) gioca sul binario fisico/virtuale, l’Hybrid Learning (o apprendimento ibrido) riguarda il tipo di apprendimento che si vuole offrire.
Ecco quali sono le differenze maggiori e come usare i due approcci nella formazione online.
Le caratteristiche del Blended Learning
Si parla di apprendimento misto quando un corso di formazione si svolge in modalità mista, in parte in aula in parte online. I motivi che spingono ad adottare un approccio misto dipendono dal tipo di corso che si vuole offrire e dalla necessità di interazione tra gli studenti e tra questi e il formatore. Ci sono infinite combinazioni che determinano diversi modelli di Blended Learning. Tra questi possiamo citare:- Flipped Classroom: letteralmente classe rovesciata dove gli studenti prima acquisiscono le nozioni di cui hanno bisogno tramite una piattaforma per l’apprendimento o LMS (Learning Management System), e poi si confrontano con il formatore sugli stessi argomenti in aula. La Flipped Classroom può essere adottata sia nella formazione aziendale sia in ambito scolastico e ha lo scopo di promuovere il coinvolgimento degli studenti e l’autonomia.
- Modelli di rotazione: ne esistono diversi e sono applicati soprattutto in ambito scolastico e prevedono che lo studente abbia la possibilità di accedere a turno alla formazione in aula e alla formazione online, ottenendo un percorso più adatto alle proprie necessità individuali.