La riapertura delle scuole è prevista in presenza, ma a causa dell’aumento dei contagi e della predominanza della variante Delta, il governo si prepara all’ipotesi Dad. Con il Decreto Sostegni Bis, infatti, sono stati stanziati dei fondi dedicati alla didattica a distanza e non solo.
Riapertura scuole: stanziati fondi per il Covid
Gli emendamenti del Decreto Sostegni Bis sono stati approvati in commissione di bilancio alla Camera e riguardano anche le scuole. Sono previste infatti diverse misure economiche per la tutela di alunni ed insegnanti in merito al Covid-19, ed anche dei fondi per i banchi e gli arredi scolastici.
Al momento l’intenzione dell’esecutivo ed anche del Ministero dell’Istruzione è quella di far tornare gli studenti in presenza. È necessario, però, prepararsi alla possibilità che durante l’anno scolastico ci sia la necessità di ricorrere alla Dad.
A spaventare il governo è la variante Delta, che diventa lentamente sempre più dominante.
Quest’ultima sembra essere più pericolosa in quanto può contagiare anche le persone che si sono già vaccinate. Inoltre, l’avvertimento dell’OMS secondo cui potrebbero presto arrivare delle varianti più pericolose, preoccupa naturalmente il governo e non solo.
Sul testo approvato alla Camera, infatti, c’è scritto che è stato previsto lo stanziamento di 350 milioni di euro, all’interno del «Fondo per l’emergenza epidemiologica da COVID-19 per l’anno scolastico 2021/2022».
Il denaro che è stato stanziato dovrà essere impiegato per l’acquisto di beni e servizi relativi alla gestione della situazione epidemiologica. Con i fondi, sarà possibile procedere all’acquisto di servizi professionali, per la formazione o per l’assistenza tecnica in merito alla formazione nei luoghi di lavoro.
Il tutto sia per la didattica a distanza, sia per la situazione medico sanitaria o psicologica. Inoltre è possibile acquistare anche servizi di lavanderia o di smaltimento rifiuti, che hanno come obiettivo il miglioramento dell’igiene.
È consentito l’acquisto di qualsiasi dispositivo che sia volto alla protezione e sia relativo all’emergenza del Covid-19: DPI, oggetti per l’igiene personale, per abbassare la probabilità di contagio negli ambienti eccetera.
Vanno bene anche materiali di consumo. I fondi si possono spendere anche per il miglioramento della didattica e dell’apprendimento di studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, oppure da disabilità.
Inoltre, i fondi stanziati si possono impiegare anche per interventi volti a migliorare la didattica e la sua fruizione, anche in caso di situazione emergenziale e quindi di DAD. È possibile ogni acquisto che serva per favorire l’inclusione scolastica in questo senso e per evitare la dispersione degli alunni.
Riapertura scuole: stanziati 6 milioni anche per gli arredi scolastici
I fondi si possono utilizzare anche per acquistare strumenti innovativi di qualsiasi genere, che possano migliorare la qualità della didattica. Infine, servono anche per adattare gli spazi interni ed esterni per garantire lo svolgimento delle lezioni e di tutte le attività scolastiche in condizioni di massima sicurezza, malgrado l’epidemia.
Vanno bene quindi spese per piccola manutenzione, per la sanificazione degli ambienti interni ed esterni, per i sistemi di sorveglianza o per l’adattamento dei laboratori e delle palestre.
Successivamente, per garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico, sono stati stanziati dei fondi per l’acquisto di arredi scolastici. La cifra è pari a 6 milioni e tutte le risorse sono destinate alle istituzioni che hanno bisogno di completare l’acquisto degli arredi.
Questo significa che tutte le scuole che hanno necessità, possono richiedere l’acquisto di nuovi banchi. Si può scegliere liberamente se optare per quelli a seduta libera oppure no.
Questa decisione in merito agli arredi ed anche ai banchi potrebbe sollevare diverse polemiche, dopo quello che era accaduto l’anno scorso. L’allora ministra Lucia Azzolina aveva deciso di stanziare dei fondi proprio per l’acquisto dei banchi, prediligendo quelli con le rotelle. Questi ultimi infatti erano ritenuti più sicuri in relazione all’emergenza Covid.
A distanza di un anno, malgrado il cambiamento del governo, viene fatta una cosa molto simile con lo stanziamento dei fondi per le scuole che necessitano di risorse per l’acquisto dei banchi. Tale decisione potrebbe quindi sollevare molte polemiche e perplessità.
Resta ancora tutto da decidere in merito alle modalità di ritorno a scuola, non essendoci ancora regole precise sul distanziamento e sull’uso delle mascherine. Forse anche per questo il governo si prepara ad ogni eventualità, anche alla possibilità di dover ricorrere alla didattica a distanza per alcuni periodi dell’anno.