Il Comitato Tecnico Scientifico si è riunito il 25 giugno scorso, ed ha risposto ad alcuni quesiti del Ministero dell’Istruzione. Come nel 2020, dovrà essere proprio il CTS a dare il suo parere e a stabilire le regole per il rientro in classe.
L’obiettivo sembra essere quello di tornare necessariamente in presenza tra i banchi, ma continuando con le restrizioni.
Riapertura scuole: il CTS stabilisce mascherine e distanziamento
In risposta alle domande del Ministero dell’Istruzione, il CTS ha confermato la linea che aveva già iniziato a portare avanti nelle ultime settimane.
Il rientro a scuola viene garantito in presenza ma bisogna osservare delle regole ben precise. Sarà infatti necessario indossare la mascherina e rispettare il distanziamento.
Non è chiaro se, a differenza dell’inizio dello scorso anno scolastico, sarà obbligatorio indossare la mascherina in ogni momento. Nell’anno scolastico 2020/21 era stato inizialmente stabilito che gli studenti non fossero obbligati a portare sempre la mascherina, ma soltanto in posizione dinamica, cioè in movimento.
Seduti al banco, invece, era possibile restare senza. Anche per quanto riguarda il distanziamento non sono ancora state date disposizioni precise ed il CTS non ha parlato di quanti metri sia la sostanza che va rispettata.
Lo stesso Comitato Tecnico Scientifico ha spiegato per quale ragione, al momento, le regole non sono ancora così precise. Infatti, è necessario per il momento individuare soltanto delle regole di massima, mentre per i dettagli e per le restrizioni dettagliate sarà probabilmente necessario attendere la fine di settembre.
In quel momento il quadro epidemiologico apparirà più chiaro, e sarà possibile stabilire delle regole precise anche in base alle zone gialle, arancioni o rosse.
In linea generale, però, il Comitato Tecnico Scientifico ha fatto sapere che le regole per l’anno scolastico 2021/22 saranno le stesse che erano state previste per l’anno scolastico precedente.
Non è ancora possibile conoscerne i dettagli, ma se così fosse, come detto, l’obbligo della mascherina non sarebbe costante ma soltanto in posizione dinamica.
Per quanto concerne il distanziamento, invece, se la linea venisse confermata, sarebbe sufficiente osservare la distanza di un metro tra gli studenti.
Riapertura scuole: l’incognita delle vaccinazioni
Il Comitato Tecnico Scientifico, durante la riunione del 25 giugno, ha specificato che le regole precise arriveranno nelle prossime settimane ma che una buona parte dell’incognita proviene proprio dalle vaccinazioni.
L’immunizzazione del personale dei docenti, che al momento risulta essersi vaccinato al 73%, secondo il Comitato Tecnico Scientifico ridurrà drasticamente le infezioni da Covid nelle scuole.
Il fatto che anche fuori dalle aule e dagli istituti scolastici possa essere stato raggiunto un numero importante di persone già sottoposte al vaccino, potrebbe impedire la circolazione dei virus e ridurre i contagi anche tra gli studenti e i docenti.
Un problema però potrebbe essere la differenza di percentuali tra regioni: in alcuni luoghi d’Italia il numero dei docenti vaccinati è più alto di altri, questo potrebbe a maggior ragione portare ad una differenziazione delle regole e delle restrizioni in base alle regioni.
Infine, come ha fatto notare proprio il Comitato Tecnico Scientifico, per quanto riguarda le vaccinazioni un ruolo importante è giocato anche dagli studenti.
In tutta Italia le vaccinazioni per i minorenni sono state aperte da poco, e resta quindi da capire quanti ragazzi avranno scelto di sottoporsi al vaccino. In più, il problema è rappresentato dalle tempistiche pratiche.
Non tutti i minori che hanno deciso di vaccinarsi potrebbero essere già immuni a settembre. Le prenotazioni non sono sempre immediate ed è poi necessario attendere la seconda dose del vaccino. Prima poi di raggiungere una protezione anticorpale sufficiente, è necessario aspettare un altro periodo di tempo.
L’incognita quindi delle vaccinazioni, soprattutto per gli studenti, resta la più grande e potrebbe essere l’ago della bilancia per prendere delle decisioni sulle restrizioni.
Se tra alunni e insegnanti si fosse raggiunta un’elevata percentuale di copertura vaccinale, potrebbe anche decadere l’obbligo della mascherina, ma non a settembre.
Il Ministro Bianchi, intanto, ha sottolineato l’intenzione di riaprire gli istituti in presenza e ha richiesto anche flessibilità per le mascherine.
L’idea del Ministro sarebbe infatti quella di tornare a scuola in una maniera completamente normale, liberandosi di tutte le restrizioni. Per saperlo, però, bisogna attendere l’evoluzione del quadro epidemiologico, delle vaccinazioni e delle decisioni del CTS.