Questa recente backdoor risulta del tutto sconosciuta per qualsiasi tipo di antivirus e sta mietendo davvero tante “vittime” informatiche.
La sua complessità risiede nell’incredibile capacità di nascondersi fingendosi un software legittimo o addirittura un drive di sistema e nell’utilizzo di una crittografia sofisticata e persino della steganografia (ossia la tecnica usata per nascondere messaggi dentro un’immagine).
Attraverso questi escamotage questa backdoor risulta invisibile sia per gli utenti che, soprattutto, per gli antivirus, in modo da agire in maniera totalmente indisturbata per infettare i dispositivi utilizzati.
Come funziona
Titanium ha uno schema di infiltrazione molto complesso in quanto attraversa numerosi step e richiede un’ottima coordinazione tra tutti i passaggi. Inoltre, nessuno dei file usati può essere riconosciuto come pericoloso a causa delle tecnologie di crittografia usate e al fatto che si nasconde nella memoria. Questa cyber minaccia usa diversi metodi per cominciare ad infettare i suoi obiettivi e diffondersi da un computer all’altro. Tale processo avviene mediante:- una intranet locale che è già stata compromessa con un malware;
- un archivio autoestraente SFX contenente un’attività di installazione di Windows;
- uno shellcode (cioè un programma scritto in un linguaggio di programmazione di basso livello) che viene iniettato nel processo winlogon.exe.
- può leggere qualsiasi file da un file system e inviarlo a un server controllato dagli hacker;
- riesce a scaricare ed eseguire un file o eliminarne altri dal file system;
- esegue operazioni dalla riga di comando e può inviare i risultati al server di controllo;
- è capace di aggiornare i suoi parametri di configurazione.