Quello dell’insegnante di sostegno è un ruolo molto importante in ambito scolastico. Infatti questa è una figura professionale e specializzata, docente a tutti gli effetti, alla quale vengono affidate tutte le fasi della formazione degli alunni con disabilità: dalla progettazione, alla realizzazione, passando per la verifica degli interventi formativi individuali e speciali.
Il docente di sostegno, inoltre, è anche un punto di riferimento per l’intero gruppo classe dal momento che è contitolare – assieme al docente – della classe stessa e svolge vere e proprie attività di tutoring.
Allo stesso tempo, costituisce lo snodo principale per mettere in comunicazione la scuola con la famiglia dello studente o degli studenti per i quali è previsto il suo intervento specifico.
In base ai numeri pubblicati dal Miur, c’è un’incredibile carenza di docenti di sostegno all’interno della scuola italiana e per questo motivo vengono regolarmente attivati diversi concorsi che puntano alla formazione e all’assunzione di queste posizioni professionali.
In questo articolo scopriamo insieme in che modo è possibile diventare insegnante di sostegno all’interno della scuola dell’infanzia e primaria e in quelle secondarie di primo e secondo grado.
Infanzia e primaria
Di base, per ricoprire questo ruolo occorre essere in possesso di un apposito titolo di specializzazione che può essere conseguito presso alcune Università italiane le quali, a breve, attiveranno dei corsi specifici teorico-pratici.
Relativamente alla scuola dell’infanzia e alla primaria, il DM n. 92 dell’8 febbraio 2019 prevede che possono partecipare al corso di specializzazione su sostegno i docenti in possesso di uno dei seguenti titoli.
- Abilitazione all’insegnamento conseguita presso i corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria o un analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
- Diploma magistrale, compreso anche il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico con valore di abilitazione e il diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali o un analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.
È bene evidenziare – come anticipato – che il decreto di revisione del D.lgs. 66/2017, relativo alle norme per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, prevede un nuovo corso di specializzazione per i docenti sopracitati, che sarà definito con apposito decreto del Miur. Al momento, pertanto, i requisiti sono quelli sopra indicati.
Scuola secondaria
Per quanto riguarda gli istituti di questo tipo, i titoli d’accesso ai prossimi corsi di sostegno saranno diversi da quelli richiesti per il corso attualmente in atto. Questo perché, in analogia con il prossimo concorso della scuola secondaria, si è voluta valorizzare l’esperienza accumulata dai docenti. Di conseguenza, hanno potuto partecipare alle selezioni per il corso anche i docenti con la sola laurea e tre anni di servizio.
A partire dal prossimo corso di specializzazione, invece, i requisiti necessari saranno:
- l’abilitazione specifica sulla classe di concorso;
- la laurea coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso unita ai 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.
- diploma di scuola superiore per gli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) fino al 2024/25. Da quella data la laurea triennale dovrà essere associata ai 24 CFU.
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Alla prossima!